Autore Topic: La vostra Storia  (Letto 18658 volte)

Alessandro

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Re: La vostra Storia
« Risposta #15 il: 26 Ottobre 2012, 10:25:34 am »
La saggezza del Maestro

Correva l'anno duemiladieci , GISS , le giornate internazionali di scherma storica , evento promosso a gran voce da tutta la nostra Associazione.
Eventi , Workshop , ricerche storiche da parte di alcune altre associazioni amiche , tornei e chi ne ha più ne metta.

Durante una pausa tra un Workshop ed un altro , davo retta ad uno dei miei pochi vizi , fumare. Stando fuori dalla sala in parquet all'interno della magnifica corniche che è il Forum ( Aurelio - Boccea ) . Parlando con alcune persone e scambiandoci opinioni in materia schermistica , osservo un maestro , M . G. che dall'alto della sua veneranda età gironzolava attorno ai campi da tennis limitrofi alla sala in cui ci allenavamo.
Mentre ascoltava le parole dei miei compagni d'arme e colleghi , continuavo a seguire con lo sguardo il Maestro che avvicinandosi ad una rete che delimitava il campo da tennis , raccolse una pallina e poi un'altra...
Una siepe m'impediva di guardare chi si stava allenando ,ma dai gridolii che spesso si fanno sul campo , la voce sembrava di una giovine e aitante pulzella.
Non feci molto caso a questo particolare , più interessato a dire il vero , a cosa stesse facendo il Maestro. Quand'egli s'avvicinò a noi per rientrare in sala gli chiesi :

A : maestro , cosa ci fà con quelle palline?
G : Nulla di particolare , le uso per i bambini , le faccio rimbalzare davanti a loro , così possono prenderle al volo con una mano in posizione d'affondo.
A : Ah , che bella idea Maestro , è vero che l'esperienza insegna .
G : Eh si , servono sempre nuovi trucchetti per far lavorare qui pigri.

La conversazione terminò grosso modo a tal maniera.

Voltandomi nuovamente verso i compagni d'arme , riuscì finalmente a capire... La rivelazione arrivò d'improvviso come una doccia fredda... Decisi di spostarmi di qualche metro eludendo l'ostacolo che la verdeggiante siepe creava involontariamente.
Ed eccole li , due snelle gambe ignude che sgambettavano coronate da un gonnellino bianco che mal celava co tanta sinuosità e atleticismo.
Proprio lì dove il Maestro era andato a raccogliere le gialle palline... Ora si spiega tutto!
Il maestro M.G. mentre raccoglieva le palline , non solo se le inguattava , ma mentre si piegava il di lui sguardo si proiettava oltre!!!
AHHHH il Maestro è saggio , figura autorevole questo Maestro...


Rifletti prima,combatti poi. Del guerriero è l'arte...

Phel

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Re: La vostra Storia
« Risposta #16 il: 30 Ottobre 2012, 11:25:35 am »
Mi ricordo un Romics,
guardare le spade da lontano perché troppo vergognosa per provare e prendere velocemente il volantino.


Era il primo anno d'università: decisa a cominciare qualcosa di nuovo, rimango impigliata nell'idea della scherma. Sportiva, per intenderci. Mi informo per San Giovanni, dove credevo ci fosse una scuola: m'armo di pazienza e m'avvio, senza trovare nessuno al citofono. Chiamo e richiamo. Nulla!
Mi ricordo poi un Romics. Quello dell'anno precedente, dove dei tipi parlavano di scherma storica. Vado sul sito, prendo i contatti e mi muovo per la sala più vicina, completamente ignara di quello che avrei trovato.

Da allora sono passati 3 anni o poco più, eppure mi ricordo per filo e per segno la prima sera di prova gratuita senza impegno alla quale ho partecipato, in una sede di Centocelle che contava circa cinque o sei iscritti.

Da lì il passo per partecipare alle fiere è stato breve. Molto breve. A fine settembre ero già a Romics, dove conoscevo ancora altre persone particola... Emh, interessanti! Ad ottobre ero a Militaria, ad approfondire quelle conoscenze... Galeotta fu la fiera!

E poi cene associative, Titignano, la felpa nera di sala, Casperia(!), la prima maschera consegnata alla manifestazione a Roma3, Gamefair, Prati di Tivo, assalti e nuove armi, sperimentazioni e consolidamenti, la prima spada consegnatami, tonnellate di Romics, il corso istruttori, la prima sostituzione con i bambini, vestirsi da Lady Oscar, i film trash, feste di carnevale a sorpresa, i compleanni,i video, il disegno di una piccola allieva con la due mani.

La mia storia, fino a qui, non è fatta solo di grandi eventi, ma anche (e soprattutto) di cioccolatini regalati durante una fiera di cui non si vedeva la fine, di spazzole mancanti, di saluti, di storie dell'ARA scritte in spagnolo, di bacheche di sala, di viaggi in macchina che portano nel nulla e di lividi un po' ovunque. Oltre che di persone. Strane, assurde, improbabili e a volte impossibili, fuori ma anche dentro l'associazione, che hanno lasciato un segno, fisico o meno...

E, mentre la mia storia continua, questo post lo faccio finire qui, visto che altrimenti potrei continuare per un altro paio d'ore.

Facciamo un saluto?



Silvia