Autore Topic: No One Expects The Spanish Inquisition!  (Letto 12302 volte)

FedFod

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No One Expects The Spanish Inquisition!
« il: 11 Giugno 2008, 07:58:46 pm »
(Nemmeno i miei prof.)
Ciao a tutti. Ultimamente mi sono appassionato di questo interessante argomento: l'Inquisizione. Tant'è che la porto anche come tesina agli esami  ;D Argomento conosciuto prima grazie ad Evangelisti, ultimamente grazie anche allo Splendido "Q" dei Luther Blisset. Cosi mi chiedevo se qualcuno ne sapesse qualcosa e magari potesse darmi imbeccate o consigli (sono ben accette anche correzioni) su come trattare l'argomento.
Io penso di partire inquadrando l'Inquisizione dal punto di vista storico, poi parlare dei processi più importanti ed infine approfondire variamente. Bene, passo ad esporre ciò che so sull'Inquisizione (bibliografia: Il Libro Nero Dell'Inquisizione di Natale Benazzi e Matteo d'Amico; Storia Dell'Inquisizione di John Edwards):

L’Inquisizione nacque nel XII secolo per far fronte ai sempre più numerosi casi di eresia che in quegli anni si andavano sviluppando. Il termine Inquisizione fu usato per la prima volta nel 1229 durante il concilio di Tolosa in Francia. Essa tuttavia era gia attiva gia dal 1170, ma non cosi ben organizzata come fu in seguito. Inizialmente i casi trattati erano affidati ai vescovi della diocesi, in seguito furono nominate figure specifiche: gli Inquisitori. L’Inquisizione medioevale (per distinguerla da quella Spagnola e da quella Romana) si trovò ad affrontare le grandi eresie popolari, quali quelle dei Valdesi, dei Catari e in seguito dei Dolciniani. La parola Eresia di riconduce al termine greco haìresis, che si può tradurre come “scelta”. Quindi egli eretici erano considerati coloro che deviavano dall’ortodossia cattolica scegliendo una fede alternativa. Le prime eresie tendevano a perseguire una sorta di cristianesimo delle orgini, in contrapposizione alla gerarchia ecclesiastica e al suo strapotere temporale. I Catari ad esempio predicavano la povertà assoluta e rinnegavano il corpo in quanto derivato da satana. Per loro la materia era stata creata da Satana, mentre il regno dei cieli da Dio. I catari vennero appoggiati da diversi nobili in quanto predicavano la povertà della Chiesa, con conseguente vantaggio economico dei principi. Contro i catari, che avevano la loro più grande diocesi ad Albi, nel sud della Francia, fu indetta da Innocenzo III una crociata a cui partecipò il re di Francia. Si stima che in un solo anno furono uccise 20.000 persone. In questa occasione fu pronunciata dall’abate di Citeaux l’emblematica frase “uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi”. All’epoca delle crociate contro i catari erano attivi i frati Domenico di Guzman e  Giovanni di Pietro Bernardone (noto come San Francesco) che diedero vita rispettivamente all’ordine dei domenicani e a quello dei Francescani. La maggior parte degli inquisitori provenne dall’ordine dei domenicani. Essi erano più preparati dal punto di vista teologico e facevano parte dell’ala conservatrice della Chiesa. Domenicano era anche il frate Nicolas Eymerich, autore del trattato “Directorium Inquisitorium” in cui venivano illustrati i criteri che un inquisitore deve seguire mentre esercita la sua attività e come distinguere gli innocenti dai colpevoli. Nel 478 i re Ferdinando ed Isabella d’Aragona vollero creare la loro propria inquisizione indipendente dal papato e posta sotto il loro diretto controllo. Una volta fatto questo il primo pensiero dell’Inquisizione Spagnola (a Madrid la sede centrale era conosciuta come Suprema) fu di occuparsi di ebrei e musulmani ancora presenti in Spagna. Nel 1492 Ferdinando ed Isabella approvano un decreto di espulsione per tutti gli ebrei non convertitisi al cristianesimo. Tuttavia i re cercano di fare in modo che la maggior parte si converta. Gli ebrei convertiti venivano chiamati Conversos, i mori convertiti moriscos. Gli ebrei erano anche spregiatamente chiamati marrani. In particolar modo in Spagna divennero tristemente famosi gli Autodafé (atto di fede). Si trattava di cerimonie pubbliche in cui i colpevoli di eresia venivano portati in processione vestiti con abiti particolari (sambenitos), il che consisteva in un’umiliazione in quanto erano esposti alle pubbliche ingiurie. I Sambenitos, conclusasi la cerimonia, venivano appesi nella parrocchia del peccatore in modo da portare disonore su di lui e sulla sua famiglia. Gli autodafè potevano anche concludersi con un rogo in cui il colpevole veniva legato ad un palo e, se si era pentito in tempo, ucciso con un’arma bianca, altrimenti veniva ucciso dalle fiamme. Moltissimi ebrei e musulmani convertiti vennero accusati di essere tornati alla loro vecchia religione, e ciò era passibile di condanna da parte dell’Inquisizione. I beni dei condannati venivano sequestrati dalla Corona che in questo modo vedeva accresciute le proprie ricchezze. In seguito la corona di Spagna si mise anche a vendere permessi speciali a moriscos o conversos, che acquistandoli diventavano immuni da indagini inquisitorie nei loro confronti. Uno dei più famosi inquisitori spagnoli fu Thomas De Torquemada, nominato inquisitore generale nel 1483. Gli inquisitori spagnoli, sebbene venissero scelti dalla corona, dovevano comunque ottenere la licenza papale. L’Inquisizione Romana (anche chiamata Sant’Uffizio) fu voluta da Paolo III nel 1542 ed era posta sotto il diretto controllo del papa. Il primo inquisitore del sant’uffizio fu Gian Pietro Carafa, poi noto con il nome di papa Paolo IV. La Romana si occupò principalmente di questioni teologiche e cercò di estendere il proprio dominio a tutte le nazioni cristiane. I più importanti processi furono quello al filosofo Giordano Bruno nel 1600 e a Galilei intorno al 1630. Giordano Bruno fu accusato di diffondere teorie contrarie alle Scritture, oltre che di bestemmia verso il Signore (accuse queste per la maggior parte fonti di calugne). Egli era un uomo molto colto, aveva inventato inoltre un metodo per ampliare la propria memoria tramite associazioni di immagini. Un facoltoso veneziano volle avere Bruno come suo maestro, ma vedendo che non riusciva ad ottenere gli stessi risultati del filosofo lo denunciò all’Inquisizione sostenendo le sue accuse di eresia. L’Inquisizione avviò un processo che sarebbe durato a lungo e che si concluse con il rogo del filosofo che rifiutò di ritrattare le sue tesi. Fra queste vi era la tesi dell’infinità dei mondi.
L’Inquisizione Romana si occupò anche del caso Galilei. Egli aveva brevettato un nuovo modello di cannocchiale, più efficace dell’originale olandese, e lo aveva puntato verso il cielo scoprendo cose inimmaginabili per l’epoca. Ad esempio scoprì che la superficie della Luna era del tutto simile a quella della Terra (Sidereus Nuncius) oppure che Giove aveva dei satelliti propri che non giravano attorno alla Terra. Per l’epoca queste affermazioni erano rivoluzionarie, in quanto scardinavano il modello biblico secondo cui il cielo è perfetto e la Terra è al centro dell’Universo. Galileo cerca di difendendere le proprie tesi sostenendo che la Bibbia non va interpretata alla lettera come molti intendono, ma essa va interpretata dai teologi. In questo modo però lo scienziato esce dal terreno della scienza per addentrarsi in quello della fede, offrendo cosi ai suoi accuasatori un importante vantaggio. Galeilei non fu condannato al rogo, bensì all’abiura, in quanto accettò di ritrattare le sue teorie. Non è ben chiaro se la decisione di abiurare sia nata in Galilei a seguito di torture, molto probabilmente gli furono mostrati gli strumenti e lo scienziato era gia vecchio e malato. L’Inquisizione Romana è tuttora in vigore, sebbene abbia cambiato nome, ed il suo ultimo inquisitore fu l’attuale papa Benedetto XVI. La Spagnola invece fu abolita nel 1820 a seguito dell’invasione napoleonica e ai seguenti tumulti nazionali. L’Inquisizione è sempre stata soggetta ad un certo pregiudizio, il quale contribuì a far nascere la Leggenda Nera dell’Inquisizione (in particolare riguardo alla Spagnola). Tuttavia bisogna pensare che i tribunali inquisitori furono certamente più miti di quelli civili. L’uso della tortura era amplissimo nei secondi e le condanne finivano spesso con uan sentenza di morte. L’Inquisizione invece non fece largo utilizzo della tortura, e solamente una bassa percentuale di processati finirono sul rogo. Ciò che in realtà colpisce maggiormente dell’Inquisizione è la sua stessa natura di tribunale dell’anima. Essa infatti non giudicava per la maggior parte reati penali (competenza dei tribunali civili), ma reati di fede, quindi interiori all’individuo. Scopo del tribunale inquisitorio era mettere a nudo l’individuo e rivelarne ogni peccato, e ciò poteva essere fatto con qualsiasi mezzo. L’Inquisizione comunque non poteva formalmente condannare nessuno a morte, essa affidava i suoi processati al potere secolare, e raccomandava a questo clemenza verso l’imputato (si trattava di una formalità). Nel basso medioevo l’Inquisizione svolse un ruolo molto attivo nella vita delle comunità. Gli Inquisitori si spostavano periodicamente nei villaggi, e la domenica recitavano una messa in cui si raccomandavano i fedeli di costituirsi se erano, o anche solo pensavano, di essere colpevoli di eresia. Inoltre si raccomandava di denunciare chiunque fosse anche solo sospettato di pratiche eretiche. La domenica successiva l’Inquisitore sarebbe tornato a raccogliere le confessioni e le delazioni dei popolani. Questo metodo era molto efficace, in quanto istigava i veri eretici a mostrarsi, anche solo per prevenirsi da eventuali accuse. Inoltre per tutto il medioevo e per diversi secoli successivi, il confine fra eresia e superstizione rimase labile. Durante il periodo della caccia alle streghe ad esempio, praticamente chiunque poteva venire accusato di eresia e di stregoneria. Inoltre l’Inquisizione non applicava il diritto romano vigente, secondo cui un uomo non poteva essere processato se non vi erano testimoni a suo carico. Con l’Inquisizione bastava essere anche solamente sospettati di eresia per essere processai e condannati.

Scusate per la sintassi e l'ortografia, l'ho scritto di corsa  :(
Federico
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Agravin di Chathold

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Re: No One Expects The Spanish Inquisition!
« Risposta #1 il: 11 Giugno 2008, 11:52:28 pm »
Buona fortuna con gli esami Federico.

Ussaro sul Tetto

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Re: No One Expects The Spanish Inquisition!
« Risposta #2 il: 12 Giugno 2008, 09:11:06 am »
Un solo invito: se do Inquisizione la tesina parlerà, sia essa quanto più storiografica possibile, ovveroevitando tutte le beceraggini anglosassoni sulla Chiesa Cattolica.

Forse deludendoti, Evangelisti è sfortunatamente intossicato di anticlericalismo ed è un avvelenato ideologico; per cui non lo userei come termine di paragone. "Q" è bello stilisticamente e anche per costruzione della trama, am anche lì, a livello di intossicazione ideologica...  ::)

Quindi:
-storicità
-storiograficità
-evitare in genere i testi anglosassoni sull'argomento
-evitare che i testi italiani siano scritti da noti tesserati della "religione rossa"  :-)

Per il resto, in bocca al lupo per gli esami.
A lu suono de viuline
morte alli Giacubbine.
Sona sona
sona Carmagnola
sona li cunsiglia
viva o rre cu la Famiglia.


FedFod

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Re: No One Expects The Spanish Inquisition!
« Risposta #3 il: 12 Giugno 2008, 01:16:27 pm »
Nessuna delusione Ussaro sul Tetto  :) Il pensiero di Evangelisti sulla Chiesa cattolica traspare benissimo dalle sue opere (non mi sogno di prenderle come paragone storico xD) e "Q" è narrato in prima persona da un'anabattista! Tutto fuorchè imparziale  ;D
Questi sono stati solo i libri che mi hanno avvicinato all'argomento, e anzi mi hanno spronato a saperne di più su un tema che spesso viene trattato in modo superficiale e per luoghi comuni.
Il mio obiettivo è, come anche tu consigli, di essere il più oggettivo e attinete ai fatti storici possibile. So bene che la Chiesa protestante ha contribuito in maniera determinante a creare la "leggenda nera" dell'Inquisizione, (senza contare tra l'altro che anche loro avevano una sorta di tribunale inquisitorio) in modo da screditare la Chiesa cattolica. Diciamo che ambedue hanno avuto la loro parte di nefandezze  ;D
Grazie degli auguri!
Federico
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Zaknafein

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Re: No One Expects The Spanish Inquisition!
« Risposta #4 il: 12 Giugno 2008, 02:11:13 pm »
Ciao Fede,

leggo che hai già scritto bene tu, a proposito di Evangelisti e "Q"...quindi non aggiungo nulla. Resta la loro abilità di romanzieri (e di pensatori privati, ma è un'altra storia).

Più che non consigliarti questo o quello, questa "scuola" o questa "corrente", ti direi di leggere parecchio e buoni nomi. Ti consiglio di andare a spulciare qualche corso universitario di Storia del Cristianesimo o di Storia della Chiesa, e vedere cosa suggeriscono le bibliografie.
Puoi senz'altro partire dai testi di Filoramo, o di Massenzio, e cercare libri da lì; anche nei libri di Roberto Rusconi, della Lupi, e nei vecchi testi di Sabbatini o Bianchi. (Per comodità: tutti questi sono autori contemporanei, piuttosto legati alla Chiesa).

Poi, cerca anche tra gli studiosi di filosofia del Rinascimento o moderna comunque; Germana Ernst ha trattato ultimamente alcuni corsi, che parlano pure di Inquisizione.

Se ti interessa un punto di vista aggiornato, il più possibile, confronta allora gli atti dei convegni sul tema; spesso non sono ancora stati trasformati in libri. Ti suggerisco per esempio:
"A dieci anni dall'apertura dell'archivio per la Congregazione della Dottrina della Fede: storia e archivi dell'Inquisizione" (mi pare sia stato fatto a febbraio di quest'anno, ai Lincei).
Oppure "L'Inquisizione e gli storici. Un cantiere aperto" (sempre fatto ai Lincei, ma più vecchio).

Infine, per un punto di vista moderno, cerca i testi di Paolo Broggio; è specializzato in storia moderna, ha scritto sull'Inquisizione, lo conosco e se vuoi ti ci faccio parlare.

Ok, così al volo non mi viene altro. Fammi sapere, e buon lavoro!

Z.
At last, stars.

perceval

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Re: No One Expects The Spanish Inquisition!
« Risposta #5 il: 12 Giugno 2008, 03:32:47 pm »
Bello bello e in bocca al lupo!
Onde evitare topiche in contesti meno amicali, mi permetto di correggerti "calunnie" per "calugne": che, francamente, "non se pò sentì"!
Iubeo autem vos continue coquere.

FedFod

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Re: No One Expects The Spanish Inquisition!
« Risposta #6 il: 12 Giugno 2008, 09:16:10 pm »
(Oddio, grazie della correzione Tommà  :-X)

Grazie mille Frà! Credo che punterò per prima cosa alle opere di Paolo Broggio, e apprezzo moltissimo la tua offerta, sono onorato. Per quanto riguarda gli atti dei convegni, credi sia possibile trovarli in biblioteca?
Federico
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Luca

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Re: No One Expects The Spanish Inquisition!
« Risposta #7 il: 17 Giugno 2008, 02:10:44 pm »
Urka che argomento interessante!!
In bocca al luperrimo Fed!!  8)
<> "Ama il prossimo tuo.....NON QUESTO! IL PROSSIMO!"  ?o:)
<> "Non bisogna prendere la vita troppo sul serio! Tanto non se ne esce vivi!!"  #:|