Ora che l'ho letto, non posso esimermi dal riferire qua quel che ho già detto a voce a Diego e a Giamba
Saltando l'introduzione, che Giamba ha consigliato di considerare a parte, visto che quegli scritti sono stati pubblicati a puntate e poi raccolti in quel manuale, parlo del resto.
Paolo Coelo mi irrita
Mi irrita non perché dica cose in cui non creda, anzi, spesso, mi ci riconosco come pensiero, ora o quando ero più giovane.
Mi irrita non perché dica cose stupide, alcune le posso ritenere sagge e mature, altre scontate e luoghi comuni, raccolte da varie fonti, e tutte possono essere spunti di riflessione (come tutto il mondo che abbiamo sotto gli occhi, a dirla tutto)
No, mi irrita perché è consolatorio e pretenzioso
In qualche modo, diventare un 'Guerriero della Luce' (appunto: un Guerriero della Luce non avrebbe bisogno di chiamare se stesso con qualche nome particolare, figurarsi ripeterselo ogni due righe) non è nient'altro che un cammino di maturità, di crescita interiore ed individuale seguendo una particolare visione del mondo e cercando di tirare fuori il meglio di se, accettando i propri errori senza farsi schiacciare da essi perché, in fondo, non siamo che esseri umani.
Ma non è affatto detto che troverai nulla alla fine di questo cammino, che ci sia una era in cui potremo fare la differenza, che troveremo la/il compagno adatto, che riusciremo a giungere dove vorremo giungere, che ci siano gli angeli a guidare la nostra mano o qualunque altra cosa positiva.
Queste mi sembrano le frasi consolatorie che i genitori raccontano ai bambini, la certezza di un premio più avanti lungo la strada. Personalmente ritengo che siano cose che mi sono lasciato alle spalle da anni.
Ed è pretenzioso perché si pone come "manuale di condotta umana" (cito la recensione), scritto da una "guida" della cui affidabilità non so nulla, ma posso consentire che questa parte di irritazione derivi dal mio pensiero che nella vita, una volta diventati adulti, dovremmo essere noi la nostra guida, o meglio il mondo filtrato attraverso il nostro giudizio e il nostro sentire.
Non mi stupisce che la New Age abbia pescato a piene mani da Coelo (o viceversa), e nonostante possa condividere molte convinzioni e modi di sentire lì espresse, ritengo che quel movimento sia arrivato ad avvolgere tutto con un alone di ottimismo forzato e superficialità che lo ha trasformato spesso, purtroppo, in qualcosa di caricaturale.
Ciò detto, a volte, personalmente, potrebbe anche valere la pena ripescare il libro e sfogliare le pagine a caso, guardandola come diario di viaggio di qualcuno che è passato per una strada simile alla mia, e ripensare al come, al quando e al perché ho affrontato simili ostacoli durante la mia vita.
I miei 'polemici' 2c
e un grazie a Diego per il libro, di nuovo