In verità, il personaggio che mi è rimasto maggiormente nel cuore
, più dell'infermiera strafatta e il suo riso incontenibile
, più del malato immaginato (non si è mai visto) che urlava nella notte "assassini, datemi un dottore!!!",
è stato....NOBEL
, il vispo e sagace
omino del carrello del pranzo (e della cena), candido come il tenero Giacomo, smarrito come La Diritta Via, capace di immobilizzarsi attonito di fronte a qualsiasi microscopico cambiamento non preventivato da lui, tipo: il tappo della bottiglietta d'acqua non è in vista
, oppure: il sig. Tizio era seduto lì, ma ora è in piedi!!!
Di fronte a uno qualsiasi di questi accadimenti NOBEL entrava in catatonia sintonica
, una forma di esorcismo del carico sovrumano di stress che il Cambiamento induceva in lui
, a metà tra l'estasi mistica
e la trasumanazione dantesca
, allo stesso tempo Tormento
ed Estasi
, Essenza e Assenza, Cervello e Vuoto Pneumatico.
NOBEL, una leggenda