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La tradizione

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Zaknafein:
Altre armi

(Le riassumo tutte insieme non perchè valgano meno della Striscia (o spada italiana che sia), ma perchè nell'Associazione le abbiamo da sempre fatte rientrare nel campo della ricerca storica.)

Il problema iniziale della ricostruzione di metodi e sistemi, è un problema di limiti geografici e temporali: dove comincia e dove finisce una data arma, per essere da noi chiamata tale? E questo, badate, aldilà dell'interpretazione "tecnica" del sistema. Parliamo proprio di parametri storici e geografici.

Per esempio nella Due mani (e spada da doy mane, spada grande, Mano e mezza, Spadone...), se ci fermiamo a Vadi, eliminiamo tutto il Cinquecento; se ci fermiamo in Italia, eliminiamo la Germania. E se la mettiamo così, allora ci dobbiamo vestire con la calzetta, la scarpina, e perlomeno un giaco ben rinforzato; ma già 40 anni dopo, se prendiamo in mano Marozzo, ci dobbiamo rifare il guardaroba... :) Per non parlare del combattimento in arme...guardaroba più costoso ancora... ;)
Ora, secondo me, questo è un falso problema.
Nell'Associazione abbiamo fissato dei limiti storici e geografici, sui quali si può discutere, ma prima e dopo dei quali non consideriamo la Due mani; tutto quel che c'è in mezzo, secondo ricostruzione adeguata e sperimentata, va bene.
Per esempio, grazie al buon Roberto Gotti, in questo periodo stiamo sperimentando un Marozzo come prima non se n'erano visti: tanto di guadagnato, anche se conserviamo molte delle impostazioni precedenti.

Per il sistema da taglio, la discussione è molto più complessa, e la stralcerei per altra e più comoda sede. :)

Zaknafein:
Equipaggiamenti

Trovo sia carino adoperare equipaggiamenti simili a quelli storici, ma siamo pragmatici: siamo un 'Associazione che fa corsi di scherma al pubblico, non ci sovvenziona nessun Sultano del Bengodi (il famosissimo... ;D), e c'è un problema di reperibilità dei materiali; ciò, per non parlare del fatto che, semplicemente, molti materiali moderni sono migliori di quelli di mezzo millennio fa...
Nulla poi vieta la sperimentazione sui materiali...anzi io stesso sto seguendo un bel progetto in merito, con un gruppetto di altri folli...però che sia sperimentazione, non la norma di un corso sportivo.
Anche perchè, sarò prosaico, se non c'è contenimento di spese (e pretese...) non ci sono allievi, se non ci sono allievi non c'è diffusione, e se non c'è diffusione c'è la fine dell'Arte...appena ripescata dalle pieghe della storia, poverina, perchè farcela tornare... :)

Giustamente, si diceva più su, fare Due mani vestiti da Ninja, no!
Però 'ste brutture si scongiurano con un po' di equilibrio: la nostra divisa di Sala, per esempio, si rifà alle divise di molte sale italiane di fine Ottocento-inizio Novecento, che seppur distante dallo zuppotto del Fiore, rimane in tema di "scherma". Inoltre, la divisa per noi ha un significato di gruppo, di appartenenza, di uguaglianza tra membri.
Se dovessimo rifarci per forza alla filologia per i costumi, finiremmo per avere addirittura capi d'abbigliamento per tecniche diverse...un casino...
Anche perchè sinceramente, da storico, la filologia è qualcosa di molto più complesso e strutturato di come la stiamo trattando qui, in questo scambio di idee...si uscirebbe matti, e non si farebbe più un'attività fisica ma una contemplativa.

Per rifarci a un po' di psicologia cognitiva spicciola, o all'antropologia, anche il problema della "tradizione che scompare" è piuttosto formale e non sostanziale: nei processi d'apprendimento, l'uomo seleziona e mantiene, cambiando quando trova qualcosa di migliore (nel senso, più adattabile alle proprie necessità).
Un esempio?
La parata di prima, con l'alleggerimento dell'arma, viene pian piano sostituita dalla mezzocerchio; non è che la prima non vada bene...ma si adatta meno alle nuove circostanze. :)
E ce ne sono molti altri, dalla modifica della stoccata tra terreno e sala, alla modifica dell'affondo tra sala e pedana...

L'importante, veramente, è non fare (quindi trasmettere) cose non verificate, basate sulla fiducia e non sulla sperimentazione reale, non cadere nell'auto-indulgenza...

Vabbè, la chiudo qua. Il resto a voce!  ^__^

Zaknafein:
...ammazza, v'ho stesi, co' 'sti post!!! ;D
Dai, continuiamo questo bel thread!

Ciao,

Z.

MASTRO SAVONAROLA:
MASTRO SAVONAROLA DICE:

Il punto centrale della questione è da identificarsi in quello che si ricerca realmente nella Pratica Marziale.
Particolarmente, è necessario domandarsi se quello che si vuole seguire sia un Percorso Marziale orientato alla conoscenza tecnica dell'Arma utilizzata, od un percorso Marziale che vada a ricercare in PROFONDITA' anche le CONDIZIONI di utilizzo dell'Arma stessa.
Per CONDIZIONI di UTILIZZO nello specifico mi riferisco alla possibilità/necessità di dover utilizzare PROTEZIONI in linea con il PERIODO STORICO dell'Arma presa in considerazione.
Dicendo questo (e rimanendo perfettamente cosciente del fatto che l'evoluzione costante di tali mezzi di protezione comporterebbe la necessità di dotarsi di equipaggiamenti molto diversificati) ritengo che lavorare con PROTEZIONI di tipo STORICO sia assolutamente FONDAMENTALE per comprendere sino alla fine le diverse dinamiche di utilizzo dell'arma presa in considerazione.
Questo discorso in particolar maniera ritengo sia INSOSTITUIBILE se si parla della tecnica delle armi più ANTICHE, e con ciò mi riferisco alla Spada da Due Mani e Manoemezza.
Se successivamente tali armi infatti , come ben sappiamo, abbiamo uno "SVESTIMENTO" progressivo di tutte le protezioni più ingombranti e pesanti indossate, NON possiamo non tenere conto del fatto che quando queste armi erano PIENAMENTE OPERATIVE si doveva fare i conti con I PESI rilevanti con cui ci si ZAVORRAVA.
Senza tirare in ballo il discorso del COMBATTIMENTO CORAZZATO, è sufficiente notare come anche il solo BAMBACIONE (o GAMBESON se lo preferite alla francese) arrivava ad avere un peso anche dell'ordine di ALCUNI CHILI data la particolare manifattura (sovrapposizione ripetuta strati lana-lino).
Tale tipo di protezione era considerata (e penso sia anche ben noto) come uno STANDARD oltre il quale si poteva AUMENTARE il livello di protezione passiva ZAVORRANDOSI ancora di più (e qui si entra nel campo delle armature).
Era una protezione che ha avuto un lunghissimo periodo di utilizzo (reperti dal 1066 battaglia di Hastings sino al 1600 circa), che veniva ampiamente utilizzata dato il relativo basso costo, e che costituiva l'equipaggiamento standard protettivo degli allievi dei vari Maestri d'Arme del tempo.
Oltre al fattore PESO fino a qui esaminato, con protezioni simili c'era anche da mettere in conto il fattore INGOMBRO.
Un Bambacione ben fatto arrivava ad avere uno spessore variabile dai 3 ai 5 cm infatti, e questo contribuiva non poco a MODIFICARE le dinamiche di utilizzo dell'arma stessa.
Un' ulteriore punto da dover tenere in considerazione è la QUANTITA' DI CALORE sviluppata da questi mezzi difensivi passivi.
Si è riuscito a calcolare infatti che in una Corazzatura di piastre (periodo 1400-1500) montata su Bambacione (spessore 4cm lana-lino) la temperatura all'interno (in condizioni climatiche normali) sale subito a 38 gradi e rimane costante se la temperatura esterna non subisce variazioni.
Con il solo Bambacione indosso invece (condizione corrispondente ad un utilizzo Accademico/Civile) è stato stimato che la temperatura si attesterebbe sui  28-30 gradi circa a seconda dello spessore del precitato Bambacione.
Ben si comprende quindi come sia necessaria ANCHE una particolare resistenza Cardiovascolare per poter sostenere lo sforzo di un combattimento in tali CONDIZIONI.

Adesso, pur avendo l'assoluta conoscenza del fatto che la Scuola si regge sulle sue sole forze e che NON è sovvenzionata da nessuno, è mia opinione che si debba cercare (per quanto riguarda il prossimo futuro ovviamente) di istituire una divisione Accademica che abbia il SOLO compito di studiare e PRATICARE lo studio della tecnica (ALMENO per le armi più antiche, leggasi SPADA DA DUE MANI) utilizzando protezioni STORICHE.
Dato che il nostro sistema di Spada da due mani è integrato, e che sfrutta diversi manuali d'arme italiani e tedeschi per un periodo di circa 100-150 anni di evoluzione , una soluzione protettiva IDONEA E STORICA (ed utilizzata in ambito civile) per il periodo suddetto potrebbe essere proprio il precitato BAMBACIONE/GAMBESON di cui abbiamo parlato prima (per citare un esempio).
Onde evitare incomprensioni, NON si sta parlando di modificare la natura dell'Accademia a favore della Rievocazione Storica, ma di portare al MASSIMO GRADO di veridicità possibile la Tecnica applicata al Combattimento, ricreando le condizioni di IMPACCIO E SFORZO MAGGIORE che gli uomini di quel tempo DOVEVANO SOPPORTARE e GESTIRE per rimanere VIVI.

AVE FRATELLI!


Target:
Al volo, giusto perché di Bambacioni ne so qualcosa...  :-[

La "due mani" che studiamo noi è specificamente orientata al combattimento senza armatura e il Bambacione è un'armatura, tra l'altro particolarmente efficace - i corpetti che indossiamo ne sono una versione aggiornata e riveduta alla luce delle tecniche in uso nell'America Precolombiana, imitate e importate dagli uomini di Cortéz - anche se non dal punto di vista termico e nel rapporto peso/protezione dai colpi contundenti.

I trattati distinguono sempre tra l'uso della mano&mezza in situazioni di combattimento "armoured" e "unarmoured" e tutta una serie di accorgimenti, prima di tutto la presa della spada tipo spiedo sul forte o addirittura sul medio per darle maggior forza di penetrazione e una certa predilezione per le saracche non penetranti ma stordenti non fanno parte del nostro "bagaglio" precipuo.

Va considerato che noi studiamo principalmente il combattimento "civile" e quindi non in presenza di armature (se mi stavo facendo una passeggiata e tre bravi piombavano su di me è abbastanza improbabile che me ne andassi in giro vestito di armatura gotica... #:|).

Attenzione quindi: quando parlo di protezioni e attrezzatura non parlo dell'impostazioni generali - il combattimento in armatura è un'arte marziale ben precisa, qualcuno la studia - ma dei piccoli particolari, come ad esempio le scarpe da ginnastica che possono fare una gran differenza. A questa va aggiunta una mia fissa particolare sul "look": pur apprezzando notevolmente la divisa di sala e condividendo in pieno le affermazioni di Mon. President sull'appartenenza (e qui ci sarebbe da scrivere ore... e se ce la faccio lo farò) ho una teoria abbastanza eretica sul come fare ricerca storica sull'argomento... E la esporrò quando vorrò farmi cacciare!
Ebbene si, c'entra il Gangsta Fencing!  O0 O0 O0

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