Forum di Scherma Antica, Storica e Classica

L' Accademia => Curiosi Sgualembri => Topic aperto da: Zaknafein - 25 Aprile 2007, 10:14:19 am

Titolo: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 25 Aprile 2007, 10:14:19 am
Proviamo a ravvivare quest'area: parliamo del mito nordico.

Il complesso sistema della mitologia nordica indica, bene o male, il raggruppamento dei miti di area germanica, scandinava, islandesee talvolta anche dell'area irlandese pre-cristiana.

Per un'idea veloce di quali vicende e saghe il mito nordico presenti, vi ricordo: le storie di Odino e Thor; il ciclo dei Nibelunghi; le storie dei Tuatha De Danann.

Dai primi decenni dell'epoca romantica, i cicli nordici sono stati fonte d'ispirazione per l'orientamento di alcune correnti letterarie e filosofiche, oltre che di ben più estremi epigoni; tracciando una velocissima linea fino ai giorni nostri, il mito nordico attraversa il mondo del fumetto americano dagli anni '60, ispira alcuni generi musicali metal e fornisce in continuazione materia da rielaborare per alcuni dei più importanti narratori del fantastico del '900.

La narrazione di questo mito è pensata per la trasmissione orale, affidata alla tecnica di un funzionario specializzato (skald, bard...) incaricato di animare i momenti comuni (serate e feste pubbliche) di comunità ristrette.

Presentato un brevissimo e necessariamente riduttivo quadro del mito nordico...ci sono domande, curiosità, riflessioni a riguardo?

Dai, che l'argomento è veramente interessante!  :)
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Ginevra - 25 Aprile 2007, 07:18:03 pm
Vi invio un link dove si scarica un documento in .ppt : " La leggenda dei Nibelunghi dalle origini a Wagner"
Ci sono spunti di riflessione molto interessanti sul perchè La materia nibelungica è stata oggetto di innumerevoli riscritture in ambito tedesco, ma non solo...

http://www.lett.unitn.it/didattica/dispense/Ferrari/NibelunghStoria.ppt


a presto  :)
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 04 Maggio 2007, 11:33:42 am
Bel lavoro. Qualche domanda sui temi proposti?
Se non ce ne sono, passiamo a introdurre qualche questione.

Z.
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: - Ramingo - - 04 Maggio 2007, 11:58:45 am
Dubbio personale:
per quanto i miti si intreccino con l'intrecciarsi delle culture, non sono piuttosto distinti i filoni che si raggrupperebbero nel 'mito nordico'?

Solo dai tre esempi che citi c'è il mito norreno/germanico (Vanir, Aesir, Yggdrasil e i vari mondi, Thor, Odino ecc. fino ai Nibelunghi) e il mito irlandese/celtico (i Figli della dea Danu, i Tuatha de Danaan, passando per Cúchulainn, i Fianna e tutto il resto), volendo tener fuori il mito finnico (Kalevala) e quelli slavi che penso facciano più parte di un'altra famiglia

Quali vuoi affrontare in particolare?
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 04 Maggio 2007, 12:45:34 pm
Dubbio personale:
per quanto i miti si intreccino con l'intrecciarsi delle culture, non sono piuttosto distinti i filoni che si raggrupperebbero nel 'mito nordico'?
Si, sono ben distinti e talvolta anche autonomi. Ne scrivo così genericamente perchè per molti dei nostri lettori sono temi sconosciuti, o appena intravisti.
Citazione
Solo dai tre esempi che citi c'è il mito norreno/germanico (Vanir, Aesir, Yggdrasil e i vari mondi, Thor, Odino ecc. fino ai Nibelunghi) e il mito irlandese/celtico (i Figli della dea Danu, i Tuatha de Danaan, passando per Cúchulainn, i Fianna e tutto il resto), volendo tener fuori il mito finnico (Kalevala) e quelli slavi che penso facciano più parte di un'altra famiglia
Quali vuoi affrontare in particolare?

Più che altro, la questione è: quali volete affrontare voi? Avete curiosità in merito? Se vediamo che non avete curiosità (probabilmente, più per mancata conoscenza che per disinteresse), allora passo a introdurre qualcosa e guardiamo come va.
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Spartano - 04 Maggio 2007, 02:17:39 pm
Vai con Sigfrido, Fra. Sono tutt'occhi  ;)
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: FedFod - 06 Maggio 2007, 02:54:24 pm
Io ho letto "Antiche Saghe Nordiche" a cura di Marcello Meli, che racchiude varie saghe e leggende nordiche. L'argomento mi interessa moltissimo! Fra le mie curiosità c'è la questione delle rune, in che periodo venivano usate? Ed erano un vero e proprio alfabeto? L'alfabeto runico Futhark è attendibile o è solo un invenzione?
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 06 Maggio 2007, 07:56:35 pm
Vai con Sigfrido, Fra. Sono tutt'occhi  ;)

...oh cavolo, mi sono messo nei guai!  :D
E' un tema molto bello, cerco di scrivere pian piano qualcosa in questi giorni.
Mitico Spartano!
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 06 Maggio 2007, 07:58:28 pm
Io ho letto "Antiche Saghe Nordiche" a cura di Marcello Meli, che racchiude varie saghe e leggende nordiche. L'argomento mi interessa moltissimo! Fra le mie curiosità c'è la questione delle rune, in che periodo venivano usate? Ed erano un vero e proprio alfabeto? L'alfabeto runico Futhark è attendibile o è solo un invenzione?

Conosco bene la raccolta di Meli, anzi, se non sbaglio è stata una delle prime che ho letto in tema!
Anche qua, nei prossimi giorni comincio a mettere su un po' di approfondimenti sui sistemi vari.
E bravo il FedFod!  ^__^
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: perceval - 07 Maggio 2007, 06:38:05 pm
Wow, visto che la discussione non è ancora diventata organica...
Mi diverto con un altro indovinellino, la risposta al quale sta nell'interpretazione del mito... quindi, anche se c'è una risposta "esatta", non ne sono io il detentore  :o
Ho una mia opinione, certo... e magari qualcuno ha qualche altra idea interessante  8)

Well, mitologia celtica.
Balor, signore dei Fomori, che rappresentano forze caotiche ed infernali, nemici dei Tuatha De Danaan, potè essere sconfitto solo da Lugh da lungo braccio, divinità solare ed appunto il primo dei Tuatha De Danaan.
Ora, perchè solo Lugh riuscì nell'impresa? Perchè era proprio lui il primo tra i suoi?

Ok, per orientarsi bisogna conoscere un pò il mito... che però penso si trovi facilmente anche in giro per internet.
baci baci, sono curioso di sapere cosa ne pensate  :)

PS per Fedfod
Nulla ne so per quanto riguarda la filologia, comunque al link quì sotto puoi scaricare i font delle rune!
http://www.musicaecomputer.com/fonts/italianorune_-_fantasy0000.htm
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: - Ramingo - - 07 Maggio 2007, 07:15:49 pm

Well, mitologia celtica.
Balor, signore dei Fomori, che rappresentano forze caotiche ed infernali, nemici dei Tuatha De Danaan, potè essere sconfitto solo da Lugh da lungo braccio, divinità solare ed appunto il primo dei Tuatha De Danaan.
Ora, perchè solo Lugh riuscì nell'impresa? Perchè era proprio lui il primo tra i suoi?

Domanda complessa

dipende cosa intendi dire con 'perché'
Perché Lugh era il primo tra i suoi a poterlo uccidere secondo il mito? Perché era suo nipote, figlio di sua figlia e di un Tuatha de Danaan, e così diceva la profezia.
Qual'è il perché di questa profezia/mito? Il mito si può interpretare in differenti modi: psicologici/allegorici (discendente che uccide il nonno, un po' affine al complesso di Edipo e alla necessità di ciascuno di 'eliminare' la figura di riferimento per giungere a piena maturità?) , rielaborazione verbale di fatti storici (unione di due popoli che pone fine alla guerra e ad era buia con affermazione dei Tuatha sugli avversari?), mistici/simbolici (trionfo della luce sul caos e giustificazione dei nuovi signori? dopotutto Zeus si scopava tutte le 'Dee Madri' dei culti dei vari isolotti greci che venivano man mano annessi, trasformandole in ninfe sue amanti, nel mito, inglobandole), o essere mutuato da altri miti analoghi per sincretismo, tanto per dirne alcune

Potremmo inventarci tanti perché, sospetto :)
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Ginevra - 07 Maggio 2007, 07:51:12 pm
http://www.riflessioni.it/enciclopedia/mito.htm
In questo link si puo' scaricare:
- Le origini della scienza del mito.
- Il mito tra illuminismo e romanticismo.
- Pensiero logico e pensiero mitico.
- Mito, sogno, simbolo nella psicoanalisi. Gli archetipi.
- Il mito nella scuola storico-culturale e nella scuola fenomenologica.
- Mito e storia. L'approccio strutturalistico.

Se vi interessa ho anche altri links che avevo salvato quando ho fatto ricerche per la ppt sulla leggenda dei Nibelunghi.

A presto!
 
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 09 Maggio 2007, 07:01:29 pm

Well, mitologia celtica.
Balor, signore dei Fomori, che rappresentano forze caotiche ed infernali, nemici dei Tuatha De Danaan, potè essere sconfitto solo da Lugh da lungo braccio, divinità solare ed appunto il primo dei Tuatha De Danaan.
Ora, perchè solo Lugh riuscì nell'impresa? Perchè era proprio lui il primo tra i suoi?

Domanda complessa

dipende cosa intendi dire con 'perché'
Perché Lugh era il primo tra i suoi a poterlo uccidere secondo il mito? Perché era suo nipote, figlio di sua figlia e di un Tuatha de Danaan, e così diceva la profezia.
Qual'è il perché di questa profezia/mito? Il mito si può interpretare in differenti modi: psicologici/allegorici (discendente che uccide il nonno, un po' affine al complesso di Edipo e alla necessità di ciascuno di 'eliminare' la figura di riferimento per giungere a piena maturità?) , rielaborazione verbale di fatti storici (unione di due popoli che pone fine alla guerra e ad era buia con affermazione dei Tuatha sugli avversari?), mistici/simbolici (trionfo della luce sul caos e giustificazione dei nuovi signori? dopotutto Zeus si scopava tutte le 'Dee Madri' dei culti dei vari isolotti greci che venivano man mano annessi, trasformandole in ninfe sue amanti, nel mito, inglobandole), o essere mutuato da altri miti analoghi per sincretismo, tanto per dirne alcune

Potremmo inventarci tanti perché, sospetto :)

Allora, l'argomento è complesso perchè state toccando diverse tradizioni mitologiche. E non le potete intrecciare così come vi pare!  :)

Inoltre, la domanda di Tommaso forse non necessita di scomodare sinecismi, misticismi, e archetipi junghiani (...soprattutto questi, vi prego...); anzi, forse conviene proprio attenersi alla stretta domanda: perchè Lugh?

Io direi:

1) Perchè lo annuncia una profezia, per l'annullamento della quale Balor fa di tutto e di più nei confronti di Lugh; è la stessa natura della profezia, la sua soddisfazione, a costituire la prima risposta al "perchè" Lugh. (inoltre, rilancio con una domandina: cosa vi ricorda, il rapporto tra Lugh e Balor?  :))

2) Lugh, anche se talvolta viene definito come "primo tra i suoi", e pur mezzo Danaan di nascita...è strutturalmente un estraneo. Meglio ancora, per dirla facile: Lugh rappresenta una perfetta sintesi tra le tre funzioni primarie. Tutti gli altri Danaan, no.
Non a caso, nella battaglia coi Fomori, Nuada cede momentaneamente il trono. Ma Lugh non è re, tra i Danaan.
Lugh rappresenta un superamento del contrasto, valido soprattutto a livello "eziologico": in altri termini, e necessariamente semplificando, Lugh è l'agente di un cambiamento storico, di una tappa verso il futuro.

Non mi dilungo oltre, perchè parlando di Lugh...non sappiamo quando finiamo.

Tra l'altro, Lugh è (probabilmente) un estraneo al ciclo irlandese di cui parlate; o perlomeno lo è, al momento della fissazione di questa tradizione del ciclo irlandese.

...capite come è complessa, la cosa?  :D

Grande Percival, bellissimo spunto.
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 09 Maggio 2007, 07:05:16 pm
http://www.riflessioni.it/enciclopedia/mito.htm
In questo link si puo' scaricare:
- Le origini della scienza del mito.
- Il mito tra illuminismo e romanticismo.
- Pensiero logico e pensiero mitico.
- Mito, sogno, simbolo nella psicoanalisi. Gli archetipi.
- Il mito nella scuola storico-culturale e nella scuola fenomenologica.
- Mito e storia. L'approccio strutturalistico.

Se vi interessa ho anche altri links che avevo salvato quando ho fatto ricerche per la ppt sulla leggenda dei Nibelunghi.

A presto!
 

Ok, ma io mi divertirei di più a partecipare alla discussione, fossi in te. Mandare solo i links non serve.
Perchè non fai conoscere ai lettori cosa ne pensi, o cosa ti piace di questo campo?

Poi, naturalmente è solo un consiglio.

Ciao,

Z.
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: - Ramingo - - 09 Maggio 2007, 07:39:16 pm
Non mi dilungo oltre, perchè parlando di Lugh...non sappiamo quando finiamo.

Tra l'altro, Lugh è (probabilmente) un estraneo al ciclo irlandese di cui parlate; o perlomeno lo è, al momento della fissazione di questa tradizione del ciclo irlandese.

...capite come è complessa, la cosa?  :D

Grande Percival, bellissimo spunto.


Adesso sono molto incuriosito :D
Parliamo di Lugh? O è meglio partire da cose più 'semplici'?
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Ginevra - 09 Maggio 2007, 09:28:19 pm
Citazione
Ok, ma io mi divertirei di più a partecipare alla discussione, fossi in te. Mandare solo i links non serve.
Perchè non fai conoscere ai lettori cosa ne pensi, o cosa ti piace di questo campo?

Poi, naturalmente è solo un consiglio.

Ciao,

Z.

hai ragione! Vorrei dedicare il mio tempo ad approfondire questi temi, ma in questo periodo la mia vita si divide tra lavoro e studio per i prossimi esami.
Probabilmente nell'esame di psicodinamica e nel primo Neotenia si parla del Mito. Se trovo qualcosa di interessante vi scrivo. :DD
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Mark Blackeagle - 09 Maggio 2007, 11:16:31 pm
La discussione mi sembra interessante ... solo che non ho mai toccato l'argomento .. e mi ritrovo un po' spaesato dalle domande proposte e dalle risposte , la miriade di nomi ecc ecc che state dando  ??? ...

Uno spunto per un'infarinatura di base dove lo posso trovare?   ?o:)
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: perceval - 10 Maggio 2007, 12:15:32 pm
Bella Fra,
l'estraneità originaria di Lugh al ciclo mi sfugge... magari hai qualche dettaglino in più?

La mia personale risposta la perchè che ho posto, sta proprio nel concetto di sintesi a cui hai accennato, inteso in termini psicologici/ontologici, ossia:
Lugh è consanguineo di Balor, dunque deve esistere almeno qualche analogia tra i due. Conclusione, solo possedendo alcune caratteristiche che sono affini a quelle delle forze caotiche, è possibile affrontare e dominare le stesse.
Pertanto Lugh fonda la sua "solarità" su elementi che di per sè non sono tali. Non a caso, tutti i miti iniziatici contemplano la fase di "descensus ad inferos" che precede la salita a piani superiori di coscienza.

So che non mi sono spiegato bene, ma sono di corsa. magari potrete correggere/integrare.

Alla domanda "chi vi ricorda" ci devo pensare con calma.

baci baci
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: - Ramingo - - 10 Maggio 2007, 12:54:46 pm
inoltre, rilancio con una domandina: cosa vi ricorda, il rapporto tra Lugh e Balor?  :)

La prima cosa che mi fa venir in mente, a dir la verità, è il rapporto tra Zeus e Chronos e i Titani, ma magari sono fuori strada
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 10 Maggio 2007, 06:52:39 pm
Bella Fra,
l'estraneità originaria di Lugh al ciclo mi sfugge... magari hai qualche dettaglino in più?

Certo. Le storie dei Tuatha sono insulari, prettamente irlandesi, costituiscono proprio la variante locale autoctona.
Lugh è una figura apparsa prima nella storia, e in ambiente continentale. E' probabile che l'adozione di Lugh nel ciclo irlandese sia tardiva...e se ci pensi, forse non a caso, anche nella storia (la "prospettiva interna") Lugh viene "adottato" per meriti dai Tuatha.
Questa parte della storia, induce a pensare a una cooptazione del dio che rispecchia la prospettiva esterna (cioè, il naturale penetrare del dito Lugh nelle storie dìIrlanda, in seguito a contatto tra gruppi umani).

Questo, il succo della questione: non entro troppo nel merito perchè dovremmo cominciare a parlare di linguistica applicata e di teorie sulla produzione ideologica culturale...insomma, un casino.

Se ti interessa, invece, posso darti qualche valido nome di studiosi cui riferirti.

Citazione
La mia personale risposta la perchè che ho posto, sta proprio nel concetto di sintesi a cui hai accennato, inteso in termini psicologici/ontologici, ossia:
Lugh è consanguineo di Balor, dunque deve esistere almeno qualche analogia tra i due. Conclusione, solo possedendo alcune caratteristiche che sono affini a quelle delle forze caotiche, è possibile affrontare e dominare le stesse.
Pertanto Lugh fonda la sua "solarità" su elementi che di per sè non sono tali. Non a caso, tutti i miti iniziatici contemplano la fase di "descensus ad inferos" che precede la salita a piani superiori di coscienza.

So che non mi sono spiegato bene, ma sono di corsa. magari potrete correggere/integrare.


Si, capisco, ma io mi manterrei neutralmente più su una questione di logica (o prospettiva) interna: è la sua stessa predestinazione, a determinare che sia l'unico a poter uccidere Balor. La vedrei più come una questione eziologica, che non teleologica od ontologica.

La discesa agli inferi, come rilevi, è molto presente nei miti; anche qui però c'è da riflettere se si tratti di miti iniziatici o meno.
Lugh, mi pare, è solare in quanto tale, non a causa di una sua ascendenza "macchiata" che è costretto a ripulire.
Più che la discesa agli inferi, infatti, conviene guardare lateralmente alla predestinazione di Zeus nei confronti di Chronos (bravo Raf, c'hai azzeccato! :) )

Però capisco il tuo punto di vista, e mi pare (correggimi se sbaglio, che questo è il tuo settore) un po' junghiano, affascinante senza dubbio; non sarei però troppo frettoloso a considerare il tutto in maniera teleologica, soprattutto perchè in media consideratione la scrittura mitica è prevalentemente eziologica.

Bella, bella, bella chiacchierata! ^__^
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 10 Maggio 2007, 06:56:53 pm
La discussione mi sembra interessante ... solo che non ho mai toccato l'argomento .. e mi ritrovo un po' spaesato dalle domande proposte e dalle risposte , la miriade di nomi ecc ecc che state dando  ??? ...

Uno spunto per un'infarinatura di base dove lo posso trovare?   ?o:)

Salvatore Tufano, Miti e Leggende Nordiche.

Luigi Lun, Mito Nordico (mi pare).

Gianna Chiesa Isnardi, I Miti Nordici.


Soprattutto il primo, è un testo molto agile e scorrevole. Il terzo è il più sistematico, e non è semplicissimo.

Se invece sei interessato (anche) alla critica mitologica, storico-religiosa, filologica...il campo si complica enormemente.
Se ti interessano, ti do nomi anche in questo.

Z.
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Mark Blackeagle - 10 Maggio 2007, 07:44:17 pm

Se invece sei interessato (anche) alla critica mitologica, storico-religiosa, filologica...il campo si complica enormemente.
Se ti interessano, ti do nomi anche in questo.

Z.

Per adesso mi accontento di qualcosa di non troppo "serio" , se mi passi il termine ... giusto per sondare il terreno e vedere se effettivamente mi puo' interessare. Grazie per i consigli in ogni caso  :D
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: perceval - 11 Maggio 2007, 10:50:29 am
Wow, troppoa grazia...
in effetti, ho una predisposizione a cercare di vedere nei miti delle "avventure dello spirito", dei cammini evolutivi e di conoscenza. E questo potrebbe anche essere fuorviante.
Ma la dialettica tra funzione teleologica ed eziologica mi spinge a chiederti cosa pensi della funzione che svolgevano le storie mitiche per le popolazioni che le hanno prodotte.
Praticamente: secondo te, cosa se ne facevano dei loro miti? Che valore avevano nella loro vita e nella loro visione del mondo?
Domanda non da niente, lo riconosco... ma se non ti fa perdere troppo tempo mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi (/pensate, oh voi, silenti visitatori!)

Grazie per le segnalazioni!

Buon week end!
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: - Ramingo - - 11 Maggio 2007, 12:18:22 pm
Mio pensiero stringato

All'inizio i miti spiegavano la realtà incomprensibile: perché il fulmine scendeva dal cielo (gli dei/spiriti sono incazzati) e via dicendo
Poi iniziarono a raccogliere e spiegare eventi del passato, quando la tradizione orale era l'unica presente, fondendo assieme storie di battaglie, catastrofi, migrazioni, conquiste, imprese eroiche e così via (storia orale reinterpretata e mitizzata, insomma)
A questo si aggiungevano i racconti che avevano funzione didattica verso i giovani, compresi riti di iniziazione, per tramandare la tradizione e la conoscenza di un popolo. Potremmo metterci dentro tutte quelle storie che a tutti gli effetti potrebbero esser considerate parte delle favole o le fiabe (che son cose distinte)
Quindi la casta sacerdotale diventò potente, ed iniziarono a giustificare la detenzione di conoscenza e potere da parte di alcuni singoli o caste

Le cose via via si aggiungevano alle precedenti, senza soppiantarle, mischiandosi con altri miti che venivano importati da fuori e tradotti nella limitata percezione dei singoli popoli, che li adattavano alla propria visione/culto/mitologia (contaminazioni culturali)

Tutto è molto strizzato, e in realtà è una commistione di questi e suppongo altri motivi che ora non mi vengono in testa e Fra potrà esporre in maniera più precisa, e non credo che necessariamente seguano l'ordine che ho indicato, o almeno non solo

Mi spiegate i termini teleologica ed eziologica con precisione? Certo potrei girare wikipedia, ma penso che sarebbe piacevole per la conversazione sentirli qui :)
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 11 Maggio 2007, 01:07:41 pm
Wow, troppoa grazia...
in effetti, ho una predisposizione a cercare di vedere nei miti delle "avventure dello spirito", dei cammini evolutivi e di conoscenza. E questo potrebbe anche essere fuorviante.
Ma la dialettica tra funzione teleologica ed eziologica mi spinge a chiederti cosa pensi della funzione che svolgevano le storie mitiche per le popolazioni che le hanno prodotte.
Praticamente: secondo te, cosa se ne facevano dei loro miti? Che valore avevano nella loro vita e nella loro visione del mondo?
Domanda non da niente, lo riconosco... ma se non ti fa perdere troppo tempo mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi (/pensate, oh voi, silenti visitatori!)
 ^__^
Grazie per le segnalazioni!

Buon week end!

Eh...domanda da niente proprio... :D
Cosa rappresenti il corpus mitico per il gruppo umano, è una tematica veramente al centro di dibattiti fortissimi. Senza toccare le correnti, ti do il mio (parziale e sempre in evoluzione!) punto di vista.

I racconti mitici sono in primo luogo narrazioni eziologiche; considera che il finalismo, la salvezza, la predestinazione alla grazia...sono tutti concetti nati neanche con la predicazione di Gesù, ma con la strutturazione dell'apparato teologico del Cristianesimo.
Faccio un inciso: come diceva Montanelli, anche il più ateo tra di noi è profondamente cristiano, culturalmente cristiano; al punto di aver assunto strutture di indagine intellettuale inscindibili dall'influenza storica del Cristianesimo (questo lo aggiungo io, e sotto spiego perchè).
Noi siamo culturalmente condizionati a intelligere scopi e finalismi dietro a ogni angolo; per noi, il Diluvio Universale è la punizione mandata da Dio per il comportamento scorretto dell'uomo. Di questo, dobbiamo ringraziare 2000 anni di preminenza culturale della Chiesa Cristiana.

Prima della teologia cristiana e nei gruppi umani antichi, che ci hanno lasciato sufficienti testimonianze, non esiste affatto tutta questa attenzione alle dottrine salvifiche o finalistiche; non esiste, a dirla tutta, una vera e propria dimensione teologica nelle religioni antiche: in parole semplici, non sembra esistere la riflessione filosofica sulla religione. Esiste la religione (culto e organizzazione) e il complesso mitico, nient'altro.

In un contesto che non prevede finalismi accentuati o meccanismi salvifici di sorta, i corpi mitici assumono prevalentemente la funzione di spiegare il mondo "per-come-è". Dare un sostrato narrativo, e quindi facilmente comprensibile e memorizzabile, alla legittimazione del mondo per come è.

Non è banale come sembra. In realtà, questa risposta eziologica nasce da una domanda fortissima di sapore esistenziale: cosa è questo mondo? Perchè è così strutturato? Cosa ci facciamo noi, qui?
Mia visione personale, è che in fondo la risposta eziologica (il mondo è "ciò-che-è") rappresenti una anticipazione millenaria dell'esistenzialismo novecentesco.

Chioso con una considerazione di Sartre che ben s'adatta, secondo me, alla questione: l'uomo è contemporaneamente agente e vittima della dialettica dei suoi bisogni. Perchè, quindi, non estendere questo tipo di lucida analisi anche al mito?
Il mito non potrebbe essere, contemporaneamente, frutto e orientamento dei bisogni della comunità in cui si sviluppa? Della sua domanda esistenziale?

Adesso sì, che sono sicuro di avervi incasinato ancora di più i concetti, e ne sono contento! ^__^
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 11 Maggio 2007, 01:18:26 pm
Mi spiegate i termini teleologica ed eziologica con precisione? Certo potrei girare wikipedia, ma penso che sarebbe piacevole per la conversazione sentirli qui :)

Teleologia: praticamente, vuol dire finalismo. Concezione finalistica di qualcosa.

Eziologia: è la spiegazione che legittima la natura di qualcosa (un racconto  mitico, un rito, un'istituzione...)

 :)

Zak
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: - Ramingo - - 11 Maggio 2007, 02:00:35 pm

Il mito non potrebbe essere, contemporaneamente, frutto e orientamento dei bisogni della comunità in cui si sviluppa? Della sua domanda esistenziale?

Sottoscrivo, penso sia una considerazione molto profonda  <8|
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 22 Maggio 2007, 11:04:56 am
Ohi, al volo: per Sigfrido e le rune...non disperate, appena ce la faccio scrivo qualcosa!

Z.
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Morgan! - 14 Giugno 2007, 12:06:50 pm
Wow!!!
Ma come diavolo fate a sapere tante cose?
O avete vite parallele, o leggete anche mentre dormite, e/o vi fate di internet o semplicemente io sono prpprio proprio un ignorantone! (sono gggiovane checcevoletefà! :-))

Comunque la discussione rientra nei miei interessi quindi seguirò con attenzione!
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Morgan! - 14 Giugno 2007, 12:52:16 pm
Citazione
Fra le mie curiosità c'è la questione delle rune, in che periodo venivano usate? Ed erano un vero e proprio alfabeto? L'alfabeto runico Futhark è attendibile o è solo un invenzione?
Per quanto ne so le rune e l'alfabero runico sono una realtà storica.Il periodo dello sviluppo e della diffusione di questo tipo di scrittura simbolica viene collocato intorno al V secolo A.C.
(Ho personalmente visto una piccola stele in runico mi sembra al British a Londra.)

 In particolare l' Elder FutarK uno degli alfabeti piu diffusi e codificati è di origine germanica.
Prende il suo nome dai  primi simboli dell'alfabeto (FutarK), come il nostro alpha-beto (o QWERTY che originalità), e credo che sia composto piu o meno da una ventina di simboli. Queste non sono solo vere e proprie lettere ma simboli che riportano a significati piu genrici. Da quel poco che ne so la interpretazione di questi non ha un vero e proprio ordine grammaticale, ma un ordine piu logico dato dalla combinazione delle varie rune (un po come con gli ideogrammi o i geroglifici).

Una curiosità: Tolkien si rifà proprio a queste rune nelle scritte sulla mappa di Tohor nello Hobbit.

Riporto solo mie frammentarie conoscenze di profano e girovago apprese qui e là, invito chiunque a correggermi e/o a completare queste poche informazioni.
Titolo: Re: Mito nordico
Inserito da: Zaknafein - 19 Giugno 2007, 12:24:53 pm
Wow!!!
Ma come diavolo fate a sapere tante cose?
O avete vite parallele, o leggete anche mentre dormite, e/o vi fate di internet o semplicemente io sono prpprio proprio un ignorantone! (sono gggiovane checcevoletefà! :-))

Comunque la discussione rientra nei miei interessi quindi seguirò con attenzione!

No, in particolare alcune di queste cose rientrano nei miei campi di studio, di altre sono molto appassionato da anni...internet è utile, secondo me, e molto, ma solo se hai delle buone basi; in caso contrario, puoi passare disinvoltamente da testi ottimi alla spazzatura.

Z.