Autore Topic: Il grande gioco  (Letto 5445 volte)

Ussaro sul Tetto

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Il grande gioco
« il: 18 Agosto 2008, 12:11:33 pm »
Non l'ho ancora letto, ma segnalo, in quanto, a orecchio, pare interessante. Nel frattempo, l'ho ordinato alla Feltrinelli  :-)

Il grande gioco
Claude Cueni
Tropea, rilegato, 410 pagine
Prezzo di copertina: € 18,60

Claude Cueni racconta la vita di John Law, il leggendario avventuriero scozzese che fu un genio matematico, uno scaltro giocatore di carte, un inguaribile donnaiolo, oltre che il primo teorico della cartamoneta e del moderno sistema bancario. Nato a Edimburgo nel 1671 in una famiglia benestante, il giovane John sperpera il patrimonio paterno con la febbrile passione per il gioco d'azzardo, iniziando un rocambolesco vagabondaggio in cerca di fortuna attraverso l'Europa, fra piaceri mondani, amori libertini, duelli d'onore e continue fughe. Nel frattempo il suo genio irrequieto elabora un'idea rivoluzionaria: sostituire le monete di metallo, vincolate alla disponibilità di oro, con pratiche banconote di carta, controllate da un agile sistema bancario. Dapprima screditate, le sue teorie conquistano la fiducia del duca d'Orléans, che alla morte del Re Sole, con la Francia sull'orlo del tracollo economico, gli affida le finanze dello Stato, permettendogli di fondare la Banque Générale: John Law risolleva dalla crisi un intero Paese e accumula un patrimonio che lo rende il più ricco uomo del suo tempo, e forse della storia. Ma nel loro rigore, i calcoli dello scozzese hanno trascurato un'incognita fatale: l'imprevedibilità della natura umana, che nessun sistema matematico può controllare...


A lu suono de viuline
morte alli Giacubbine.
Sona sona
sona Carmagnola
sona li cunsiglia
viva o rre cu la Famiglia.


Ussaro sul Tetto

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Re: Il grande gioco
« Risposta #1 il: 23 Settembre 2008, 03:04:58 pm »
D'accordo, letto.

Libro carino, scorrevole e di lettura piuttosto veloce. Più incentrato sul personaggio principale, o meglio ancora, sulla sua ossessione per il suo sistema matematico, che altro. L'epoca è accennata, ma non approfondita. L'azione c'è (pure un paio di duelli), ma non è il cardine della narrazione.
Tipica problematica dei romanzi storici dellì'ultimo periodo, anche questo cerca di leggere un po' troppo forzatamente un momento storico con gli occhi del presente ed i suoi (non)valori. Ad esempio la un po' troppo insistita contestazione dell'esistenza di Dio da parte di alcuni personaggi, tra cui il protagonista. Fuori luogo ed opinabile.
Alcune scene di sesso non funzionali alla trama; messe chi lo sa perché...

Comprare o prendere in prestito da una biblioteca pubblica? Forse prendere in prestito; sarà più che sufficiente. :)
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