Non conosco Steven Erickson (e anzi a questo punto colgo l'occasione per chiederti una recensione).
Di mio consiglio, in ordine sparso (e oltre a Martin, alla Hobb e al fin troppo osannato Tolkien):
- Conan (di Robert Ervin Howard) semplicemente un fenomeno. La narrativa di Howard è poderosa, incalzante, tremendamente pop (nella sua accezione migliore). Una forza della natura. E anche Kull di Valusia (che non è altro che un Conan ante litteram), sempre di Howard, non è male.
- La Saga di Elric di Melnibonè (di Micheal Moorcock) e se volete proprio farvi male, l'intero ciclo del Campione Eterno;
La narrativa non è potente come quella di Howard ma ha una visione Larger-Than-Life unica nel suo genere: multiversi, spade bevitrici di anime, evocazioni di demoni, drammi psicologici e conflitto etico (si può dire che Moorcock è stato il pioniere di questo nuovo approccio al fantasy). Ma attenti, solo una lettura completa può garantirvi tutto questo (quindi non vi ci avventurate se non intendete arrivare alla fine, sono un migliaio di pagine).
- Fafhrd e Gray Mouser (di Fritz Leiber). Un altro autore fantasy solido, oggi un pò dimenticato, ma che fa dell'humor nero e dell'avventura i suoi punti di forza.
- Il Tito di Gormenghast (di Mervyn Peake) di cui vi riporto una recensione tratta dalla rete:
"Tito di Gormenghast" è un opera ambientata in un immenso castello medioevale, tanto grande che un ragazzotto di nome Tito, unico erede al trono, potrebbe nascere in una stanza, morire in un ' altra, non solo senza esser mai uscito, ma senza neppure aver visitato tutto il palazzo.
Il libro è pericolosamente invasivo, sono cinquecento pagine ma avrete la tentazione di arrestare le vostre funzioni vitali per leggerle tutte d' un fiato, ed ha la forza e l' ironia di "Cent' anni di Solitudine", ma anche atmsfere misteriose e più oscure. Il castello, poi, ospita un' universo compiuto in sè, popolato com'è da personaggi stavaganti e parenti misteriosi. La prosa di Peake, inoltre, ha una forza tale, che, anche nella traduzione italiana, vi sembrerà di assistere visivamente alle scene che via via si presentano.
In breve, leggere questo romanzo fa bene ala salute, ed io, spero che mi faccia passare il raffreddore.
Vabbè, ne ho altri ma mi fermo qui (ne avreste per anni con questi quattro...
).