Era una notte buia e tempestosa....
e noi giovani virgulti della scherma zaknafina ci stavamo cimentando in un'ardita lezione di Destreza Carranzista con il buon Bonprezzi che spiegava come trvare varchi mirabolanti nella guardia dell'infido opponente... l'esercizio prevedeva la possibilità che l'attacco che prontamente si soverchiava sfruttando il suddetto varco proponesse due varianti entrambe da provare: la prima semplice ed amichevole in cui l'opponente infido (nella fattispecie io) tirasse tenendo la coccia (
taza) "alta" in modo che il gagliardo difensore potesse brutalmente fianconare dopo una mirabolante parate con daga; la seconda terribile e nera prevedeva invece un difficilissimo attacco tirato addirittura con la coccia bassa che veniva prontamente controllato sempre con l'amato ferro di daga e punito con un tiro alla maschera dal sempre più eroico difensore. Ebbene la seconda variante è stata il dramma. Tiravo e tiravo e tiravo dipserato cercando di tenere la coccia così rasa da sfiorare i germogli dell'erba...ma nulla quando il non tanto buon Bonprezzi arrivava aveva solo dure parole per me:
"MALKAV!!!!", diceva," Abasa la cocia. Fa 'come te dico!"
ed io mortificato addirittura mi lambiccavo a capire l'inghippo e ancora con l'amico Spartano tiravo e tiravo. Già vedevo un barlume di comprensione che ecco arrivare il terribile Roro e dinuovo colpire nel vivo:
"MALKAV!!!!", diceva,"Mete giù la taza!!!" e poi faceva qualcosa di astruso che credo fossero cabalistici gesti volti a propiziare gli dei della scherma in modo che l'oscuro esercizio venisse.
Invero la gentilezza non mancava nelle loro parole ma il vago bestemmiare che accompagnava il loro uscir di scena mi faceva intuire che forse non erano contenti della nostra performance. Infine tuttavia, e con eroico sforzo che mal si addiceva al mio ruolo di infido attaccante capii:
"Diego, scusa, ma guarda che io tiro basso solo che quando pari alzi la daga e crei l'apertura in basso con ottima strategia ma poca aderenza all'odioso esercizio. "
"Ma no piccolo Malkav, tira basso e tutto andra bene, te lo dice anche Bonprezzi"
"MALKAV!!!! Abasa la cocia. Fa 'come te dico!"
"MALKAV!!!! Mete giù la taza!!!"
Ciò durò un bel po' finche alla fine riuscii a far notare al buon Diego che effettivamente era lui a tirar su la spada per quanto tirassi basso e l'equivoco fu finalmente chiarito. Tra noi. Bonprezzi nel mentre si era allontanato avendoci ormai bollati come i fessi del villaggio e non dedicandoci più alcuna attenzione.
Il lettore penserà sia finita qui la storia, ma non è così.
Infatti Il giorno dopo a lezione di I-33 discutevamo amabilmente, l'amico Diego diego ed io, di come il boccoliere fosse effettivamente una vera e propria coccia che difende le mano dagli attacchi nemici. Immancabilmente a quel punto partì la sequela di :
"MALKAV!!!! Abasa la cocia. Fa 'come te dico!"
"MALKAV!!!! Mete giù la taza!!!"
con gaie risate silenziose da parte nostra (essendo dopotutto a lezione e non volendo disturbare gli altri). Venne anche fuori qualche battuata del tipo: "Adesso entra bonprezzi e ti dice MALKAV!!!! Abasa la cocia. Fa 'come te dico!,MALKAV!!!! Abasa el boccoliere! Fa 'come te dico!" e ancora gaie risate. Senonche a fine lezione Bomprezzi entra davvero!!!!!!
Non seppi mai cosa accadde perchè lasciai tutto e fuggii nella notte. Qui in Roma mi sento abbastanza sicuro anche se a volte la sera quando perccorro la buia e solitatia via che conduce alla palestra mi sembra che il vento mormori ancora:
"Abasa la cociaaaaa. Fa 'come te dicoooooo!"