Lo Swordfish è lo Swordfish. Il principale torneo europeo (se non mondiale) dedicato alla Scherma storica e al mondo HEMA. Organizzato dalla Göteborgs Historiska Fäktskola, la Scuola di Scherma storica di Göteborg, è ormai giunto alla sua XII Edizione e continua ad attrarre schermidori da tutta Europa. D'altronde è l'evento HEMA più longevo, quello con il maggior numero di tornei nelle diverse discipline Marziali storiche europee, e negli anni si è costruito la fama (motivata e meritata) di essere un torneo per esperti, di "elite", come scrivono gli stessi organizzatori.
Una certezza dal punto di vista dello spettacolo sportivo, ma anche il suo limite, che rischia di oscurare anche i numerosi workshop e seminari organizzati parallelamente al torneo.
Gli schermidori più esperti dell'Accademia Romana d'Armi si sono cimentati in diverse edizioni del torneo svedese, con compagini romane e italiane più o meno numerose. I successi sono arrivati con il Maestro Francesco Lodà ha vinto i Tornei di Striscia e pugnale del 2012 e del 2013, mentre nel 2014 è stato eliminato ai quarti di finale. Anche quest'anno, con una compagine italiana ridotta al minimo: Francesco Lodà e Silvia Tomassetti dell'Accademia Romana d'Armi, Jacopo penso e Davide Gallo de La Sala delle Armi di Torino, sono mancati i podi.
Ma forse è arrivata una medaglia ancora più importante che cattura perfettamente il segno di questo 2017 all'insegna dei quindici anni dell'ARA: la medaglia tecnica, Technical excellence, per il torneo di Striscia e pugnale a Francesco Lodà (e questo a maggior merito perché l'anno in corso non è stato solo all'insegna del quindicennale, ma anche di qualche infortunio di troppo).
Ancora congratulazioni Maestro Lodà!