TaurHEMAchia, organizzato dalla ASD La Sala delle Armi, è giunto ormai alla sua quinta edizione consolidando il suo ruolo non solo come immancabile appuntamento di apertura della stagione schermistica, ma come uno dei principali eventi italiani, coniugando sia l'occasione sportiva e torneale che quella didattica.
Arricchito come di consueto da seminari di ospiti internazionali come Keith Farrel e Rob Runacres, quest'anno ha introdotto la formula di lezioni a più voci in cui si confrontano sia le diverse scuole storiche e i loro Trattatisti, sia la didattica e l'interpretazione dei Maestri d'arme contemporanei. I seminari tenuti con questa formula sono stati due L'Entrare a Gioco e La spada da lato nella tradizione italiana: tre Scuole a confronto. Il primo incentrato sull’Entrare a Gioco come descritto nel Primo e Secondo Assalto di spada da due mani del Maestro Achille Marozzo, e tenuto da Roberto Gotti, Moreno dei Ricci, Jacopo Penso. Mentre il secondo ha visto Francesco Lodà, Roberto Gotti, Marco Eraclio De Filippo impegnati a descrivere la spada da lato nelle diverse scuole italiane: Agrippa, Spezioli, Cavalcabo, Paternoster e d’Alessandri (Lodà), Marc'Antonio Pagano (De Filippo), Marozzo (Gotti).
Altra novità di quest'anno un torneo sperimentale di dussack, ma come di consueto a livello torneale a farla da padrone sono stati i Tornei di spada a due mani e spada da lato, le discipline più diffuse a livello nazionale.
E gli schermidori dell'Accademia Romana d'Armi hanno dato ottima prova di se pur non gareggiando nella loro disciplina regina, la striscia. Quindi la maglia viola dell'Accademia Romana d'Armi non ha perso occasione di colorare finali e podi. Oltre al Maestro Francesco Lodà che ha confermato il primo posto nel torneo di spada da lato (dopo il successo nella 3a edizione e nella 4a edizione), da incorniciare i risultati delle schermitrici nel torneo femminile di spada a due mani. Una duplice conferma che nella scherma storica, anche in quella che è apparentemente la disciplina più dura, non vi sono distinzioni di genere come preparazione e allenamento. E soprattutto che anche se manca il torneo di Striscia, gli schermidori dell'ARA non rimangono certo con "le spade in mano"!
Spada da lato:
- Francesco Lodà (ARA)
- Devis Carli
- Domenico Fichera & Manuel Mazzatelli (ARA)
Spada a due mani:
- Moreno Dei Ricci
- Federico Dall'Olio
- Francesco Lodà (ARA) & Davide Chiolero
Spada a due mani (Femminile)
- Eleonora Manoni
- Silvia Tommasetti (ARA)
- Silvia Vergnano & Enrica Eren Angiolini (ARA)
E dopo aver ringraziato gli amici de La Sala delle Armi per questo evento, chiudiamo in rima con questa ode trovata su Facebook:
Ode semplice all'Accademia in terra sabauda
(cinque quartine in endecasillabi, rima alternata A-B-A-B)
Di porpor' e gloria han il manto tinto:
il Bronzeo Mazza d'agili strali,
s'avanza Paneide a pie' sospinto,
Luk De Fra e DeGiu senza rivali.
Mastri d'inganno e di colpo finto,
guidan il carro, saggi e regali:
son Q e il Grilvio, un vero dipinto
d'arti sopite e astuzie letali!
Allietan il viaggio in quel di Torin(t)o,
amazzoni ARA, fiere e mortali:
Henrika e Sylvia il podio han vinto,
e Lydia già lotta con poche eguali!
Dei prossimi allori presto avrà cinto
il capo Patrissio, d'onor più vari,
di Bronz' e Oro nuove spade ha tinto
l'Antico Maestro di grandi tali.
Tornate, lo spettator è avvinto,
tornate a casa, guerrier leali.
I vostri bei gesti, d'Arte son plinto,
per l'Accademia, son amor filiali.